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San Miniato dei lettori, 17 e 18 giugno alla Biblioteca “Luzi”

16 Giugno 2023

L’incontro tra la La città dei lettori e il Comune di San Miniato non può che avvenire all’insegna delle tracce e dei percorsi, aprendosi ad un confronto tra memoria e nuovi scenari.

Il lavoro capillare sul territorio toscano de La città dei lettori – progetto culturale di promozione del libro e della letteratura che da sei anni catalizza autori, illustratori, traduttori e curatori di primo piano, a cura di Associazione Wimbledon APS con la direzione di Gabriele Ametrano e che quest’anno coinvolge ben 18 Comuni toscani – ha trovato una sua specificità a San Miniato al Tedesco, un luogo che ha per vocazione la storia dei luoghi e il dialogo.

Una due-giorni, dunque, radicata e innestata sul genius loci ma propositiva e aperta, in ossequio allo stupor mundi: un percorso tra presentazioni, incontri, anteprime, talk, conferenze, reading e passeggiate letterarie.

La lettura apre nuovi orizzonti e cambia tutto ma esiste anche un suo ruolo sociale e collettivo che crea comunità, elimina le distanze e rende partecipi nella condivisione del sapere. Dopo la pandemia e alla luce della situazione internazionale abbiamo bisogno di incontro e questo deve essere il libro: qualcosa che unisce al di là di barriere, delle ideologie e dei confini, che possa ricordare il nostro passato e guardare al futuro.

San Miniato dei lettori è possibile grazie al sostegno e la collaborazione del Comune di San Miniato, alla collaborazione della Biblioteca Mario Luzi e in partnership con Associazione La Stazione. Si ringraziano inoltre Macelleria Falaschi e Chalet San Miniato per l’ospitalità.

Le due giornate saranno aperte – come nella tradizione de La città dei lettori – da due diversi appuntamenti con i Paesaggi Letterari, itinerari a cura di Serena Jaff e Francesca Ciappi alla scoperta dei luoghi noti e meno noti di San Miniato, insieme agli autori che li hanno raccontati, esplorando i territori letterari di scrittori e scrittrici, viaggiando sul filo delle parole.

E dunque, sabato 17 giugno alle h.16.30, la prima Passeggiata letteraria con Chiara Gozzini, autrice de I Supereroi sono tra noi.

Partenza dalla Biblioteca Mario Luzi – prenotazione gratuita obbligatoria scrivendo a paesaggiletterari@lacittadeilettori.it

Alle h.18.00, l’apertura ufficiale con Dario Nardella, in dialogo con il Sindaco di San Miniato, Simone Giglioli per presentare Città universale / Dai Sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa (La Nave di Teseo, 2023).

Dario Nardella è diventato fiorentino a quattordici anni, quando si è trasferito in città dalla natale Napoli. A Firenze ha frequentato il liceo, l’università e il conservatorio, a Firenze è cresciuto e di Firenze è diventato sindaco nel 2014. La definisce una città universale, una città in cui si vive immersi nell’arte e nella storia, meta e tappa di persone di tutto il mondo, in cui il rapporto costante con il bello forgia il modo di vivere e di pensare dei suoi abitanti. Proprio il ruolo di sindaco di Firenze, l’ha portato a conoscere e studiare le città più importanti del nostro continente e a collaborare con i loro sindaci e amministratori. Sono state queste esperienze a confermare la sua convinzione che le città siano il presente e il futuro dell’Europa, luogo di incontro e scambio, di relazioni e di inclusione.

A seguire, alle ore 19.30, una coinvolgente lectio con lo scrittore e saggista Paolo Nori a partire dal suo ultimo libro recentemente pubblicato: Vi avverto che vivo per l’ultima volta. Noi e Anna Achmatova (Mondadori, 2023).

Vogliamo raccontare – dice Paolo Nori – la storia di Anna Achmatova, una poetessa russa nata nei pressi di Odessa nel 1889 e morta a Mosca nel 1966. Anche se Anna Achmatova voleva essere chiamata poeta, non poetessa, e non si chiamava, in realtà, Achmatova ma Gorenko; quando suo padre, un ufficiale della Marina russa, seppe che la figlia scriveva delle poesie, le disse “Non mischiare il nostro cognome con queste faccende disonorevoli”. “Suora e prostituta” per i critici sovietici, esclusa dall’Unione degli scrittori, privata degli affetti più cari, diventata, durante la Seconda guerra mondiale, la voce più popolare della Russia sotto l’assedio nazista, indi rimessa al bando, sorvegliata, senza mezzi, non ha smesso di scrivere, anche quando la sua poesia si poteva soltanto passare di bocca in bocca. Ha saputo, alla fine della sua vita, essere quel che voleva diventare: la più grande poetessa, anzi, il più grande poeta russo dei suoi tempi.

Alle ore 21.30, il primo appuntamento di A cena con lettura presso la Macelleria Falaschi: Il verso dimenticato del Signore delle formiche: l’anima e le poesie di Aldo Braibanti: un omaggio al grande scrittore, filosofo e poeta amato da Carmelo Bene, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia e Umberto Eco, interpretato da Luigi Lo Cascio nel recente film di Gianni Amelio che ne narra la controversa condanna al carcere per plagio. L’iniziativa sarà condotta da Gabriele Ametrano e arricchita dalle letture teatrali di Claudio Suzzi.

Domenica 18 giugno si apre alle h.16.30 con la seconda Passeggiata letteraria accompagnati dallo scrittore fucecchiese ma sanminiatese di adozione Bruno Bongi – autore di Anno Domini 1367 (Edizioni Nulla Die) ambientato nella Val d’Elsa di 650 anni fa.

Partenza dalla Biblioteca Mario Luzi – prenotazione gratuita obbligatoria scrivendo a paesaggiletterari@lacittadeilettori.it

Alle ore 18.00, l’appuntamento imperdibile con la sociolinguista e scrittrice Vera Gheno che, in dialogo con Michele Baldini e il Pomo di Venerǝ, presenta il suo ultimo libro Parole d’altro genere (Rizzoli, 2023).

Per secoli le donne hanno nascosto le proprie parole dietro a pseudonimi o non le hanno pubblicate affatto, affidandole ai posteri. In direzione ostinata e contraria, Vera Gheno, invece, ci fa scoprire che l’indipendenza delle amazzoni di Christine de Pizan è, già nel XV secolo, così profonda da portarle a bandire gli uomini dalla propria terra; impariamo da Lady Mary Wortley Montagu che l’esplorazione per una donna del Settecento ha significato allargare il proprio orizzonte fino a introdurre pratiche rivoluzionarie come la vaiolizzazione nella medicina occidentale; ci lasciamo sedurre dall’idea assolutamente contemporanea che Virginia Woolf ha del genere come qualcosa di non immutabile, al punto che il suo Orlando si sveglia trasformato in donna senza alcun turbamento. Con una selezione originale e unica di testi – che parte da Saffo e passa per Zelda Fitzgerald, Margaret Mitchell e molte altre – Vera Gheno costruisce un dizionario invisibile che attraversa epoche, continenti e generi (non solo letterari) e ci guida in un viaggio appassionante nella scrittura delle donne.

Alle ore 19.30, l’omaggio a Italo Calvino nel centenario della sua nascita, con una lectio dello scrittore e saggista Enzo Fileno Carabba a partire dal suo ultimo romanzo Il giardino di Italo (Ponte alle Grazie, 2023).

Enzo Fileno Carabba ha scritto racconti, sceneggiature radiofoniche, libri per bambini, libretti d’opera e romanzi pubblicati in Italia e all’estero: nel 1990 con Jakob Pesciolini (Einaudi) – primo volume di una trilogia fantastica che comprende La regola del silenzio, nel 1994 e La Foresta finale (1997, tutti per Einaudi) – vince proprio il Premio Calvino.
Italino vive in un giardino incantato della Riviera: un «Paradiso sperimentale» ricco di piante, misurabile e misurato da due divinità — i suoi genitori — che credono nel potere razionale, etico e sociale della scienza. Mentre fuori tuona la retorica fascista, la lingua che si parla in quel giardino è seria, esatta, priva di sentimentalismi, consona alla laica compostezza che lo domina. Ma quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un’onda che lo capovolge, lo rimescola, gli fa capire che non siamo creature esatte ma libri abissali destinati a sprofondare nel blu. È allora che in lui si accende quella tensione perenne tra razionalità e fantasia da cui originerà una delle più limpide voci del nostro Novecento: quella dello scrittore Italo Calvino. In questo viaggio, tanto più vero quanto più immaginario, Carabba ci guida là dove tutto comincia. E dove, grazie a alberi ipnotizzanti e pere proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi ballerini, la leggerezza calviniana, impegnata nella costante operazione di raffreddamento emotivo, si fa morbida e profumata, tenera e onirica, lasciando affiorare quella giocosa libertà che, sola, potrà rendere rampanti i baroni, dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri. E felici i lettori che verranno.

Ultimo appuntamento, alle ore 21.30, è A cena con la Lettura presso lo Chalet San Miniato nei Giardini Bucalossi: una serata di reading a cura dell’Associazione La Stazione con i progetti #Stories e il laboratorio di scrittura creativa.

Il gran finale di questa prima edizione di “San Miniato dei Lettori” è previsto per giovedì 12 ottobre 2023 alle ore 21.00 con Franco Arminio e la sua Lectio a partire da Studi sull’Amore (Einaudi 2022).

Un libro intenso, pieno di luce, del più antico fra i poeti contemporanei italiani. Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c’è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall’amore. Non soltanto l’amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l’amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l’amore per una strada e quello per la madre, l’amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l’incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori – vissuti o mancati – di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere | nello stesso tempo il corpo di un altro | e il nostro».