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San Miniato e l’istituzione della diocesi nel 1622

La giurisdizione religiosa del territorio di San Miniato e di tutti i castelli che gravitavano intorno, era di Lucca.
Vi era un grande problema di lontananza e corruzione. Mancava un sistematico controllo (spesso monasteri, conventi, ecclesiastici in genere venivano sospesi, addirittura il convento di San Domenico fu scomunicato per i rapporti avuti con un usuraio).

La fortuna di San Miniato fu che molti dei vicari foranei (vicari di rango inferiore) fossero sanminiatesi, tutti provenienti dalla famiglia Roffia.
Il ‘400 fu un periodo cruciale per la costruzione dello stato fiorentino e rientrava in questa politica anche la creazione di nuove diocesi. Questa politica di rafforzamento poteva essere realizzata con l’elezione a papa di Alessandro V dè Medici. Ma il papa morì presto e San Miniato non fu elevata a diocesi.
Nel 1527 vennero comunque accordati a San Miniato (e ai vicari foranei) privilegi su come poter ordinare direttamente i chierici.
Nel ‘500 i vicari foranei eletti furono tutti di San Miniato appartenenti alla casata dei Roffia. Ciò risultò un vantaggio per la città che potè preparare “il terreno” per ottenere la sede vescovile.

Ma si dovette attendere ancora diversi anni prima di raggiungere l’obiettivo. In questi anni vari furono i tentativi (l’ultimo fu quello del 1587), che non trovarono risposta.
Nel 1622, grazie all’intervento dell’arciduchessa Maria Maddalena d’Austria vedova di Cosimo II e reggente per il figlio Ferdinando II, San Miniato fu elevata prima a città, e poi a diocesi.
I nobili e la comunità  furono coinvolti direttamente con tassazioni perchè era importante sia l’elevazione di San Miniato a città che a diocesi, per dare più importanza ai loro casati e per avere posti di rilievo a Firenze, oppure poter contrarre matrimoni più vantaggiosi.

La nuova diocesi comprendeva 118 parrocchie con 19 pievi e collegiate, 160 benefici, 10 monasteri femminili e 13 maschili. Il suo territorio era stato interamente scorporato a Lucca. Confinava con le diocesi di Lucca, Pistoia, Firenze, Pisa e Volterra.
L’erezione a diocesi fu per San Miniato occasione di grande sviluppo architettonico e culturale (basti pensare alla costruzione del seminario).