Piano di indirizzo e regolazione degli orari (PIRO)
Il Piano di indirizzo e di regolazione degli orari, in raccordo con il Piano delle Funzioni e il Piano della Mobilità, contiene indicazioni e direttive per il raggiungimento degli obiettivi di:
a) valorizzazione della soggettività dei bambini e delle bambine, come misura di qualificazione della città, riconoscendo loro il diritto a vivere, giocare e socializzare in sicurezza e serenità.
b)organizzazione dell’accessibilità ai servizi socio-sanitari, scolastici, per il tempo libero, garantendone il raggiungimento con i mezzi di trasporto pubblico, al fine di rendere congruenti tempi, orari e localizzazioni delle singole strutture, in relazione alla vita e al funzionamento delle diverse aree territoriali;
c) armonizzazione graduale con le attività lavorative degli orari dei servizi, intesi secondo il criterio della pluralità di offerta, con schemi di orario e con tipologie differenziate, in modo da favorire l’autodeterminazione del tempo, l’adozione di modalità di lavoro attente a conciliare gli orari con gli impegni di cura, e insieme a generalizzare la riduzione dell’orario di lavoro, consentendo così una più ricca qualità della vita, prevedendo:
- la flessibilità e ampliamento degli orari di accesso ai servizi socio-educativi, assistenziali e sanitari, per la durata media e per articolazione giornaliera,
- la revisione degli orari di biblioteche, musei ed enti culturali, con l’aumento della durata giornaliera di apertura, con estensione alle fasce serali e della durata settimanale, in modo da consentirne un’ampia fruizione.
- la programmazione degli orari delle attività commerciali in modo da garantirne la fruizione nelle diverse zone della città, anche non facendo coincidere gli orari di apertura, di chiusura e i turni di riposo per gli esercizi dello stesso ramo di attività
d) attivazione di coordinamenti sovracomunale per piani – orari di servizi con vasti bacini di utenza, in particolare quelli della mobilità e del traffico, anche attraverso un collegamento con le Province per il loro ruolo di programmazione territoriale, ovvero con l’Area Metropolitana
e) finalizzazione, in ottemperanza alla legge 7 agosto 1990, n. 241 , “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, delle operazioni burocratiche dei servizi pubblici all’efficienza e al risparmio di tempo per l’utenza, con la tempestiva attuazione della legge 15 maggio 1997, n. 127 “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo” prevedendo:
- la semplificazione delle modalità di accesso, la piena applicazione delle disposizioni in materia di autocertificazione;
- la valorizzazione degli Uffici di relazioni con il pubblico, previsti dall’art. 12 del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, “Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell’ art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 241 “;
- l’introduzione di procedure informatizzate e connesse in rete.