Descrizione
“L’attività di post scuola alla scuola dell’infanzia di San Miniato basso non è soppressa, ma è regolarmente attiva”. L’assessore alla scuola, Matteo Squicciarini, chiarisce quanto lamentato da alcuni genitori che hanno inviato una lettera anche al difensore civico regionale, Lucia Annibali, alla quale l’amministrazione sta predisponendo la risposta. “Il servizio di ingresso anticipato e uscita posticipata è un servizio gratuito per le famiglie, realizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con gli Istituti Comprensivi del territorio - spiega l’assessore Squicciarini -. Ha luogo negli spazi scolastici individuati, sulla base dell'organizzazione del plesso, e del numero di bambine e bambini che vi partecipano”. Con questo servizio viene offerta sorveglianza ai bambini e alle bambine, per un massimo di trenta minuti, prima dell'inizio dell’orario scolastico e per trenta minuti dopo la fine delle lezioni. “Questa attività ha carattere di sorveglianza e custodia e le famiglie possono accompagnare e andare a riprendere i bambini e le bambine in tutto l’arco dei trenta minuti - precisa ancora l’assessore -. Dopo le segnalazioni di alcuni genitori, secondo i quali i bambini e le bambine venivano confinati in uno spazio piccolo e ‘parcheggiati’ in attesa dei genitori, l'ufficio scuola ha proceduto immediatamente a verificare, attraverso un confronto diretto con la scuola e con i referenti dei volontari coinvolti nel servizio, quale fosse la situazione. È stato confermato che il servizio è attualmente attivo nei locali del plesso scolastico, come stabilito sin dall’inizio dell’anno scolastico, e che, durante l’attività di post scuola, è offerto ai bambini ed alle bambine un contesto di socializzazione compatibile con gli spazi, i tempi a disposizione ed il gruppo delle/gli iscritte/i all’attività - e conclude -. Non è quindi assolutamente vero che il servizio è stato soppresso, tali false affermazioni generano soltanto caos e confusione di fronte ad un servizio che funziona ed è davvero utile alle famiglie”.